NON RIESCO AD INTEGRARMI
Non riesco a integrarmi, ho un disturbo borderline
distribuisco gomitate tipo Greg “The Hammer” Valentine,
nemmeno se mi impegno riuscirò a aspirare al Nobel
deutoplasma irriducibile tra vacche nere d’Hegel.
Non riesco a integrarmi, ho un delirio schizofrenico
rifuggo dalle masse e intingo biro nell’arsenico,
canto, fuori dal coro, come un mitomane a X Factor
disinnescando bombe, spaccio col metal-detector.
Non riesco a integrarmi, ho attitudini da killer,
deambulo tra zombie, stile King of Pop in Thriller,
volando a bassa quota quoto quote di quozienti,
costretto a impacchettare sottotitoli per non-utenti.
Non riesco a integrarmi, ho ogni sorta di fobia
in coda appetisco il verde, come un virtuoso in dendrofilia,
mettendo a fuoco il mondo e sfuocati i tempi con lo zoom,
mi arrendo alla desuetudine della consecutio temporum.
I DON’T FIT IN
I don’t fit in, I have a borderline personality disorder
I give out elbows like Greg ‘The Hammer’ Valentine,
if I don’t apply myself I’ll never be able to aspire to the Nobel Prize
irreducible deutoplasma among Hegel’s black cows.
I don’t fit in, i have a schizophrenic delusion
i hate the people and dip my pen in arsenic,
i sing, outside the choir, like an X Factor mythomaniac
defusing bombs and dealing with a metal detector.
I don’t fit in, i’ve got a killer’s disposition,
i wander between the zombies, style King of Pop in Thriller,
flying at low altitude I quote quotes of quotients,
forced to pack subtitles for non-users.
I don’t fit in, i have all sorts of phobias,
in the queue i crave the green, like a virtuous dendrophile,
setting the world on fire, blurring time with the zoom,
i surrender myself to the obsolescence of consecutio temporum.
IL POLLICE IMPONIBILE
La tassonomia caratterizza l’homo sapiens dalla forma della mano,
non distingue l’ominide della Bibbia, l’ominide del Vangelo, l’ominide del Corano;
l’anatomia moderna s’è imbattuta in una scoperta attendibile:
l’italiano medio è dotato di pollice imponibile.
L’aumento esorbitante dei tassi non comporta una sparizione delle tasse,
nessun sessuologo animale è mai riuscito a uscire dall’impasse,
le tasse aumentano, in caso di abbassamento o crescita dei tassi,
saranno tasse ninfomani, lontane dal desiderio di ribassi.
L’Italia è la repubblica fondata sulle tasse, da Nord a Sud,
tanto che a rimettere le cose a posto ci vorrebbe un Governo Robin Hood,
l’italiano medio, ogni giorno, è in ADE a misurarsi la pressione fiscale,
arrivati al 50% chiameremo l’anatomopatologo a certificare l’embolia cerebrale.
L’Itaglia è terra d’inventori, si mette una tassa sull’ombra delle tende dei locali,
il massimo del cuneo fiscale (presa per il culo) è la tassa comunale sulle centrali nucleari,
che, in bolletta, ti trovi una tassa EF-EN sull’efficienza (?) dell’energia elettrica,
come cazzo riescono a convincerti dell’incoerenza è cosa comica.
C’è la tassa sul televisore, c’è la tassa sulla tassa, d’incostituzionale disappunto,
e scopriamo che la nostra spazzatura, soggetta ad IVA, ha valore aggiunto,
la tassa sulla morte, intesa come certificato di constatazione di decesso,
ragazzi, ditemi voi, se ci fosse stata ai tempi di Yeshua, Lazzaro come sarebbe stato messo.
La tassa sulla morte, maronna dell’Incoroneta, a morire serve un nulla-osta
ostia, il morto deve resuscitare e versare 35€ facendo la coda in Posta,
la tassa sulle invenzioni che non si applica all’invenzione di nuovi tributi
e ti accusano di diffamazione se affermi d’esser governato da una massa di cornuti.
La tassa sugli spiriti, in senso alcolico, la tassa sul rumore degli aeroplani,
il rumore degli aeroplani? Pensa alla tassa sul casino di un concerto degli Inti-Illimani,
c’è una tassa sui gradini, l’imposta comunale sui cani, la tassa sulle cabine telefoniche.
Ma andate a cagare, forse si stava meglio con le stravaganze fiscali borboniche.
THE TAXABLE THUMB
Taxonomy characterises homo sapiens by the shape of the hand,
it does not distinguish the hominid of the Bible, the hominid of the Gospel, the hominid of the Koran;
modern anatomy has made a discovery worthy of belief:
the average Italian has a taxable thumb.
The exorbitant increase in rates does not mean the disappearance of taxes,
no animal sexologist has ever managed to break the deadlock,
if rates are lowered or increased, taxes will increase,
they will be nymphomaniac rates, far from a desire to lower them.
Italy is a republic founded on taxes, from north to south,
for many who would like to put things right, it would take a government Robin Hood,
tthe average Italian is in ADE every day to measure the tax burden,
when the figure reaches 50%, we’ll call in the pathologist to certify the cerebral embolism.
Itaglia, the land of inventors, imposes a tax on the shade of shop awnings,
the maximum of the tax wedge (taking the ass) is the municipal tax on nuclear power plants,,
that, in your bill, you find an EF-EN tax on the efficiency (?) of electricity,
how the fuck do they manage to convince you of the inconsistency is funny.
There’s the TV tax, there’s the tax on tax, unconstitutional discontent,
and we discover that our rubbish, subject to VAT, has added value,
the death tax, aimed at the death certificate,
guys, tell me, if there had been in the times of Yeshua, Lazarus, how they would have put it.
The death tax, Holy Madonna to the Crown, to die gives the green light,
fuck, the dead must resurrect and pay 35 € queuing at the Post Office,
the tax on inventions does not apply to the invention of new taxes,
and they accuse you of defamation if you claim to be governed by a bunch of cuckolds.
The tax on spirits, in the alcoholic sense, the tax on aircraft noise,
aircraft noise? We’re thinking of the tax on the mess of an Inti-Illimani concert,
there’s a tax on staircases, council tax on dogs, tax on telephone boxes.
Fuck off, maybe we were better off with the Bourbon tax extravaganzas.
WWW
Il web è una cosa strana,
la libertà dell’ignorante regna sovrana,
dicevano i latini, dal mento volitivo, della lega anseatica, necesse est navigare,
e ci si trova imbrigliati nella rete come cozze messe a corrente da lampare.
Ci immergiamo, ogni santo giorno, nella melma del World Wide Web
senza bussola, come turisti nomadi intimiditi alla ricerca di un Club Med,
siamo incalliti e spensierati come membri di una neo-avanguardia
imbarcati, veri coatti, nelle cabine della Costa Concordia,
incuranti che a forza di navigare si finisca davanti ad un machete,
nella jungla sadomaso dei webmaster t’imbatti sempre in un webete,
disponibile a imbavagliarti in un rapporto di connessione / sconnessione,
convincendoti, senza fatica, d’esser tu il set da circoncisione.
Questi miei stupidi versi dove andranno mai a parare,
se qualunque palla finisce in rete senza possibilità di verificare,
senza opportunità di criticare, ti saltano addosso in branco, come neo-fascisti,
fasci in fasce con in bocca un biberon da insaziabili etilisti,
davanti all’uomo webete ogni ragionamento cade,
l’aristocrazia del web si incentra sulla marca di De Sade,
«lasciate ogni speranza» o voi che entrate, in blog
se avete il torto di non spartir merende col barone Sacher-Masoch.
La verità è che navigare è diventato un dramma,
senza aver attaccato all’USB del tuo Pc i fili dell’elettroencefalogramma:
chi non ha intuito che il www sia diventato un outlet,
sia condannato a osservar la rete come Boris Beckett.
WWW
The web is a strange thing,
the freedom of the ignorant reigns supreme,
as the voluptuous-chinned Latins of the Hanseatic League used to say, necesse est navigare,
and we find ourselves stuck in the network like mussels in the current of the lamparo.
Every holy day we plunge into the mud of the World Wide Web,
disorientated like intimidated nomadic tourists looking for a Club Med,
tough and carefree like members of a neo-avant-garde,
embarked, real roughnecks, in the cabins of the Costa Concordia,
carefree enough to sail that everything ends up in front of a machete,
in the sado-masochistic jungle of webmasters, you always come across a webheber,
ready to gag you in a connection/disconnection relationship,
by convincing you, with ease, that you yourself are circumcision material.
My silly worms, where will they ever go
if any ball ends up in the net without the possibility of verifying,
no opportunity to criticise, if they fall on you in herds like neo-fascists ,
bundles in layettes with a baby bottle in their mouths as insatiable alcoholics,
all reasoning falls before the webbeast,
the web aristocracy centres on the De Sade brand,
‘abandon all hope’ you who enter here, in blog
if you’re wrong enough not to share tastes with Baron Sacher-Masoch’s.
In truth browsing has become a drama,
without having to connect the USB of your PC to the wires of an electroencephalogram:
who hasn’t guessed that the www has become an outlet,
is condemned to observe the net like Boris Beckett.
EPIMILLIGRAMMA
Non ti devi incazzare se, a volte, ti nomino,
sai, t’ho reso immortale come un «ritratto d’anonimo».
Incide meglio il mio inchiostro che una ciotola di cicuta:
senza che nessuno lo sappia la tua fama si è evoluta.
EPIMILLIGRAMME
You don’t have to put yourself in color if you look at your name,
you know, I’ll make you immortal in “portrait d’anonyme”.
My ink cuts better than a bowl of hemlock:
without anyone knowing your fame has evolved.
MANGIANO VOCI
se hanno carta bianca, i nuovi scrittori che cantano senza Musa
emulerebbero Géricault nella sua zattera della Medusa.
L’arte italiana è diventata un assalto al forno,
sbocciano versi a «cazzo» che neanche i membri di un film porno,
anche nel Poetryweb l’attore si confonde con il montatore,
rigurgitando testi tanto anacronistici da andare in copertina su Le Ore.
La democrazia lirica non deve essere una lirica da due lire,
indispensabile è studiare e non è vietato severamente approfondire
oramai tutti improvvisano, protesizzatisi con un bloc-notes,
come se invece che far cultura doves sero iscriversi a Tú sí que vales.
Per la scrittura sul www dovremmo mettere un test d’ingresso,
vietato toccare la tastiera sotto minaccia di sollecito decesso,
non occorre all’arte tardomoderna, Lucini docet, attempiarsi rivoltelle,
la malattia incurabile d’inizio secolo si chiama Adsl.
THEY EAT VOICES
if they have white paper, the new writers who sing without a Muse,
would rival Géricault in his Raft of the Medusa.
Italian art has become an assault on the pot,
more fulfilled in the ‘brothel’ than the members of a porn film,
so in the Poetryweb the actor is confused with a stallion
full of anachronistic texts fit for the cover of Le Ore.
Lyrical democracy must not be a two-bit lyric,
it is essential to study and it is not forbidden to go deeper,
all of them now strictly improvising, equipped with a notepad,
as if they should sign up for Tú sí que vales rather than culture.
To write on the www we should set up an entry test,
It’s forbidden to touch the keyboard on pain of sudden death,
not suitable for late modern art, Lucini teaches, his revolver at his head,
the incurable disease of the turn of the century is called Adsl.
Ivan Pozzoni è nato a Monza nel 1976. Ha introdotto in Italia la materia della Law and Literature. Ha diffuso saggi su filosofi italiani e su etica e teoria del diritto del mondo antico; ha collaborato con con numerose riviste italiane e internazionali. Tra 2007 e 2018 sono uscite varie sue raccolte di versi: Underground e Riserva Indiana, con A&B Editrice, Versi Introversi, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, Cherchez la troika e La malattia invettiva con Limina Mentis, Lame da rasoi, con Joker, Il Guastatore, con Cleup, Patroclo non deve morire, con deComporre Edizioni. È stato fondatore e direttore della rivista letteraria Il Guastatore – Quaderni «neon»-avanguardisti; è stato fondatore e direttore della rivista letteraria L’Arrivista; è stato direttore esecutivo della rivista filosofica internazionale Información Filosófica; è, o è stato, direttore delle collane Esprit (Limina Mentis), Nidaba (Gilgamesh Edizioni) e Fuzzy (deComporre). Ha fondato una quindicina di case editrici socialiste autogestite. Ha scritto/curato 150 volumi, scritto 1000 saggi, fondato un movimento d’avanguardia (NeoN-avanguardismo, approvato da Zygmunt Bauman), con mille movimentisti, e steso un Anti-Manifesto NeoN-Avanguardista, È menzionato nei maggiori manuali universitari di storia della letteratura, storiografia filosofica e nei maggiori volumi di critica letteraria.Il suo volume La malattia invettiva vince Raduga, menzione della critica al Montano e allo Strega. Viene inserito nell’Atlante dei poeti italiani contemporanei dell’Università di Bologna ed è inserito molteplici volte nella maggiore rivista internazionale di letteratura, Gradiva.I suoi versi sono tradotti in francese, inglese e spagnolo. Nel 2024, dopo sei anni di ritiro totale allo studio accademico, rientra nel mondo artistico italiano e fonda il collettivo NSEAE (Nuova socio/etno/antropologia estetica).
Ivan Pozzoni was born in Monza in 1976. He introduced Law and Literature in Italy and the publication of essays on Italian philosophers and on the ethics and juridical theory of the ancient world; He collaborated with several Italian and international magazines. Between 2007 and 2018, different versions of the books were published: Underground and Riserva Indiana, with A&B Editrice, Versi Introversi, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Here the Austrians are more severe than the Bourbons, Cherchez the troika. et The Invective Disease with Limina Mentis,Lame da rasoi, with Joker, Il Guastatore, with Cleup, Patroclo non deve morire, with deComporre Edizioni. He was the founder and director of the literary magazine Il Guastatore – «neon»-avant-garde notebooks; he was the founder and director of the literary magazine L’Arrivista; he is the editor and chef of the international philosophical magazine Información Filosófica; he is, or has been, creator of the series Esprit (Limina Mentis), Nidaba (Gilgamesh Edizioni) and Fuzzy (deComporre). It contains a fortnight of autogérées socialistes edition houses. He wrote 150 volumes, wrote 1000 essays, founded an avant-garde movement (NéoN-avant-gardisme, approved by Zygmunt Bauman), with a millier of movements, and wrote an Anti-manifesto NéoN-Avant-gardiste. This is mentioned in the main university manuals of literature history, philosophical history and in the main volumes of literary criticism. His book La malattia invettiva wins Raduga, mention of the critique of Montano et Strega. He is included in the Atlas of contemporary Italian poets of the University of Bologne and figures à plusieurs reprized in the great international literature review of Gradiva. His verses are translated into French, English and Spanish. In 2024, after six years of total retrait of academic studies, he return to the Italian artistic world and melts the NSEAE Kolektivne (New socio/ethno/aesthetic anthropology).